Utero retroverso
Cos'è un utero retroverso
di Nicolina Leone - Per spiegare cos’è un utero retroverso, in medicina si usa un metodo che si avvale di calcoli geometri abbastanza complessi e di difficile comprensione, pertanto credo che a noi basti sapere che per utero retroverso intendiamo un utero che è rivolto all'indietro rispetto alla parte frontale del bacino.
Normalmente, le donne nascono con un utero che si trova in una posizione rivolta verso l'alto e verso il basso all'interno del bacino, oppure con un utero che punte leggermente in avanti, verso lo stomaco. Tuttavia, alcune donne hanno un utero che s’inclina all'indietro, puntando verso la colonna vertebrale. Comunemente indicato come un utero a punta, questa condizione colpisce più del 20% delle donne in tutto il mondo. Generalmente non comporta complicazioni di salute, può occasionalmente causare sintomi dolorosi o segnalare altri disturbi legati all’apparato genitale.
Quali sono le cause di un utero retroverso?
- Nella maggior parte dei casi, la causa è di natura genetica.
- Alcune donne sono semplicemente nate con l’utero che punta in questa posizione, e quindi è del tutto normale. Tuttavia, alcuni fattori possono produrre una variazione di posizione da normale a retroverso:
- Gravidanza: durante la gestazione, l'utero s’ingrandisce e i legamenti che lo tengono in posizione tendono a indebolirsi. Come risultato, all’esame post parto l’utero può presentarsi retroflesso.
- Menopausa: durante la menopausa, i livelli di estrogeni calano rapidamente, come con la gravidanza, questo può causare la degenerazione dei legamenti permettendo all’utero di cambiare posizione..
- Ricorrenti stati d’infiammazione pelvica e/o endometriosi possono causare lo stesso risultato, ciò avviene perché in fase di guarigione alcuni tessuti cicatrizzano spingendo l’utero fuori dal suo alloggio naturale.
- Aborti
Quali sintomi produce l’utero retroverso?
La maggior parte delle donne che hanno l’utero retroverso non accusano nessun disturbo particolare fino al momento del menarca (la prima comparsa del ciclo)
I fenomeni iniziano proprio con i primi mesi del ciclo per evolversi durante la crescita della ragazza:
- Dolore durante le mestruazioni (dismenorrea)
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia)
- Incontinenza
- Mal di schiena
- Aumento del numero d’infezioni del tratto urinario
- Ovulazione irregolare
- Difficoltà a concepire
- Impossibilità di usare assorbenti interni
Come si diagnostica un utero retroverso?
Se non ci siano motivi apparenti alla diagnosi, si giunge da adulti, soprattutto quando si è in cerca di una gravidanza e si ha difficoltà, in quel caso il ginecologo richiederà esami specifici per valutare le possibili cause:
- Ecografia intrauterina (o transvaginale)
- Ecografia addominale
- Ecografia retto-vaginale (eseguita per distinguere un utero retroverso da un tumore pelvico)
Utero retroverso e concepimento
Molte donne che hanno l’utero retroverso si preoccupano eccessivamente per la loro fertilità futura. In realtà non ci sono motivi di rilevante importanza per avallare tale preoccupazione.
Vero è che la naturale posizione morfologica dell’utero è tale da favorire gli spermatozoi in salita, ma è anche vero e fondamentale che siano le tube di Faloppio ben collocate e aperte, poiché una volta che l’ovulo è fecondato e si crea il feto sarà lui stesso a ingrandire l’utero variandone la posizione con buone possibilità di riportarlo allo stato naturale.
Chiaramente tutto l’iter richiede un accurato controllo ginecologico e la costante presenza del ginecologo durante i nove mesi di gravidanza per evitare rischi di aborto spontaneo, cosa possibile ma improbabile se si seguono tutte le indicazioni del medico.
Terapie per l’utero retroverso
Una vera terapia non esiste, in questo caso si accetta ciò che la natura ha fornito.
In casi veramente estremi, però, è possibile sottoporsi ad alcuni rimedi, anche se generalmente L’Associazione Ginecologhi Italiani è contraria a questi tipi d’interventi:
- Esercizi: si possono eseguire esercizi ginnici, stese per terra, flettere le gambe e portare le ginocchia al petto, in questo modo l'utero tende a scivolare di nuovo nella sua posizione corretta. Questo esercizio da ripetere almeno a cicli di 20 volte 2 volte il giorno e una soluzione temporanea da utilizzare quando si tenta il concepimento…
- Il pessario, è un dispositivo di plastica si pone posto all'interno della vagina, e sostiene l'utero in posizione corretta. Però il pessario è mal visto dai medici in quanto provoca infezioni vaginali.
- La chirurgia, come ultima risorsa, solleva l'utero tagliando e accorciando i legamenti che lo supportano e riposizionandolo al suo posto. L’intervento è eseguito in laparoscopica con l'ausilio di una piccola telecamera.
Consiglio
L’ausilio di un Chiropratico potrebbe essere un ottimo aiuto per risolvere almeno in parte il problema, se non completamente, molto dipende dalla conformazione del bacino, soggettiva.