Ciclo mestruale (le mestruazioni)
Durante il periodo compreso fra la comparsa del menarca (ossia la prima mestruazione che, solitamente, si ha intorno ai dodici anni, ma è fisiologicamente normale tra gli otto e i sedici anni) e la menopausa (la quale segna il termine della funzione ovarica e, quindi, della fertilità, con la conseguente interruzione dei cicli mestruali), la donna è soggetta, di regola, al c.d. "ciclo mestruale".
Questo è un fenomeno rappresentato da una serie di cambiamenti, i quali avvengono con una certa periodicità nel corpo della femmina (anche nei primati, per inciso, si ha un vero e proprio e proprio ciclo mestruale), sotto l’impulso e il controllo degli ormoni sessuali, al fine di assicurare, almeno in via potenziale, l’espletamento della funzione riproduttiva.
Nel genere umano, le modifiche fisiologiche sono di diverso tipo e la loro intensità varia da donna a donna e anche nel corso della vita di ognuna.
Fermo restando quanto si dirà in merito alla c.d. sindrome premestruale e ai tipici "segni" che preannunciano l’arrivo del ciclo, la manifestazione sicuramente più evidente del ciclo mestruale è la fuoriuscita, attraverso la vagina, di un liquido che, pur essendo comunemente detto sangue, in realtà contiene, oltre a elementi sanguigni, anche porzioni di endometrio sfaldato. L’inizio della mestruazioni, che, normalmente, si ha ogni mese, denota, di regola, che l’uovo non è stato fecondato e, quindi, che la donna non è entrata in gravidanza (anche se è possibile che delle piccole perdite si abbiano pure nei primi mesi di gravidanza).
Per converso, eventuali ritardi nella comparsa delle mestruazioni possono essere il segnale che una donna è incinta; sono, però, numerosissime le cause che possono determinare ritardi nel ciclo, anche frequenti (nel qual caso è bene effettuare una visita ginecologica, per poter escludere la presenza di patologie in grado di influenzare la regolarità del ciclo stesso). Mediamente il ciclo ovulatorio dura ventotto giorni (in questi casi si parla tecnicamente di “eumenorrea”, per sottolinear la piena regolarità dello stesso) e il suo inizio è considerato, per convenzione, la prima comparsa mensile del mestruo. La lunghezza del flusso, così come la quantità di liquido perso, può variare notevolmente da donna a donna (soprattutto in base al fattore ereditario) e perfino da mese a mese nella medesima donna (anche il caldo o lo stato psico-fisico possono essere determinanti). In media, tuttavia, la fuoriuscita di sangue è pari a trentacinque millilitri e dura dai tre ai cinque giorni.
Questo è un fenomeno rappresentato da una serie di cambiamenti, i quali avvengono con una certa periodicità nel corpo della femmina (anche nei primati, per inciso, si ha un vero e proprio e proprio ciclo mestruale), sotto l’impulso e il controllo degli ormoni sessuali, al fine di assicurare, almeno in via potenziale, l’espletamento della funzione riproduttiva.
Nel genere umano, le modifiche fisiologiche sono di diverso tipo e la loro intensità varia da donna a donna e anche nel corso della vita di ognuna.
Fermo restando quanto si dirà in merito alla c.d. sindrome premestruale e ai tipici "segni" che preannunciano l’arrivo del ciclo, la manifestazione sicuramente più evidente del ciclo mestruale è la fuoriuscita, attraverso la vagina, di un liquido che, pur essendo comunemente detto sangue, in realtà contiene, oltre a elementi sanguigni, anche porzioni di endometrio sfaldato. L’inizio della mestruazioni, che, normalmente, si ha ogni mese, denota, di regola, che l’uovo non è stato fecondato e, quindi, che la donna non è entrata in gravidanza (anche se è possibile che delle piccole perdite si abbiano pure nei primi mesi di gravidanza).
Per converso, eventuali ritardi nella comparsa delle mestruazioni possono essere il segnale che una donna è incinta; sono, però, numerosissime le cause che possono determinare ritardi nel ciclo, anche frequenti (nel qual caso è bene effettuare una visita ginecologica, per poter escludere la presenza di patologie in grado di influenzare la regolarità del ciclo stesso). Mediamente il ciclo ovulatorio dura ventotto giorni (in questi casi si parla tecnicamente di “eumenorrea”, per sottolinear la piena regolarità dello stesso) e il suo inizio è considerato, per convenzione, la prima comparsa mensile del mestruo. La lunghezza del flusso, così come la quantità di liquido perso, può variare notevolmente da donna a donna (soprattutto in base al fattore ereditario) e perfino da mese a mese nella medesima donna (anche il caldo o lo stato psico-fisico possono essere determinanti). In media, tuttavia, la fuoriuscita di sangue è pari a trentacinque millilitri e dura dai tre ai cinque giorni.
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