Condrocalcinosi
di Nicolina Leone - La condrocalcinosi è identificabile come variante della più generalizzata artropatia da microcristalli.
Si tratta di una forma che colpisce quasi esclusivamente persone avanti con gli anni, in un periodo stimato tra i 65 ed i 70 anni. Diagnosticare per tempo questa patologia non è per niente semplice in quanto, complice la condizione in cui il paziente si presenta, i sintomi da esaminare sono spesso riconducibili a malattie che con la condrocalcinosi non hanno nulla a che vedere. Nel caso di pazienti donne, l'età in cui essa tende a manifestarsi parte dai 50 anni. Da notare che si tratta di una condizione che predilige proprio il sesso femminile, e che spesso è una diretta conseguenza di traumi derivanti da un urto che coinvolge le articolazioni e microtraumi contratti ripetutamente.
Diagnosi e sintomi
La condrocalcinosi è diagnosticata solitamente come una forma di artrite acuta.
Il fenomeno interessa quasi esclusivamente una singola articolazione che sarà affetta da gonfiore e rossore di tipo cutaneo. Tali sintomi sono provocati dal deposito di materiale estraneo e microcristalli che solitamente sono espulsi tramite secrezione urinaria oppure sudorazione che coinvolge direttamente la pelle. Facilmente confondibile con un caso di gotta, è inoltre possibile che il paziente non sia in grado di sopportare gli episodi di forte dolore che contraddistinguono tale patologia nelle sue fasi iniziali. Il tutto si risolve solitamente nel giro di due settimane se sottoposti alle giuste cure, periodo nel quale non è raro contrarre fenomeni sporadici di alta temperatura corporea.
Gomito, dita e articolazioni superiori in generale sono zone particolarmente predisposte ad accumuli di cristalli.
La radiografia resta l'esame più attendibile al quale affidarsi, soprattutto se si sospetta una forma particolarmente avanzata di condrocalcinosi. La possibile presenza di calcificazioni lineari non fa altro che accentuare le chances di aver contratto la patologia in una forma alquanto grave. Da evidenziare anche il differente carattere che ne può scaturire, proprio perchè esistono alte percentuali che una diagnosi tardiva abbia condotto a una condizione cronica.
Possibili terapie
La prima cosa da tenere a bada è sicuramente il dolore: come detto in precedenza si tratta di fenomeni difficilmente sopportabili da una persona anziana che hanno bisogno di un uso protratto di farmaci antinfiammatori. Nel periodo che segna la ripresa del paziente, saranno effettuati nuovi accertamenti, al fine di escludere altre malattie simili.
Nel caso di condrocalcinosi in stadio avanzato è possibile optare per un'artrocentesi (aspirazione del versamento liquido, locale)mirata all'articolazione.
A essa segue quasi sistematicamente un'infiltrazione esterna e di carattere interarticolare che prevede una corposa dose di cortisone, in modo da ridurre sensibilmente l'infiammazione e tenere a bada il dolore. Spesso non utilizzati ma comunque, un aiuto da considerare, è possibile ottenere prescrizione di farmaci analgesici e antiflogistici.