L'influenza: sintomi, cure e prevenzione
Tutto quello che devi sapere sull'influenza: riconoscere i sintomi, prevenzione e vaccini, terapie
Causata da virus, l'influenza è una malattia respiratoria altamente contagiosa che tende a manifestarsi soprattutto durante i mesi più freddi dell'anno, anche se non mancano sporadici episodi durante la primavera e l'estate. Come si manifesta? È possibile contrastarla? E quali sono i suoi sintomi? Per scongiurare, o per meglio affrontare un possibile contagio, è consigliabile seguire tutte le raccomandazioni igieniche di seguito riportate, nonché informarsi attentamente sulla prevenzione così come su quelli che sono i sintomi e le possibili cure.
Cos'è l'influenza?
L'influenza è una malattia virale respiratoria di tipo stagionale, estremamente contagiosa. Essa colpisce generalmente tra dicembre e marzo e presenta il picco più alto durante il mese di febbraio. Benché le sue caratteristiche e la sua durata possono cambiare di anno in anno, l'influenza è caratterizzata da sintomi tipici facilmente riconoscibili. Il suo contagio avviene attraverso le vie aeree e può presentarsi in forme lievi, più simili al comune raffreddore, o più marcate. Ad oggi i virus che causano l’influenza sono classificati in A, B e C. Questi possono mutare e dare origine a nuovi ceppi.
Trasmissione e incubazione dell'influenza
Solitamente un adulto infetto risulta essere contagioso già prima della comparsa dei sintomi, fino a circa 1 settimana, mentre i bambini possono essere contagiosi più a lungo. Alcuni individui contagiati possono essere asintomatici, ma diffondere comunque il virus. Si ritiene che i virus influenzali si diffondano soprattutto attraverso goccioline di saliva trasmesse nell'ambiente circostante tramite gli starnuti, la tosse o mentre si parla. Queste piccole gocce, invisibili ad occhio nudo, possono raggiungere facilmente la bocca, il naso o le mani delle persone vicine al malato. Esse inoltre possono contaminare oggetti e superfici.
Quali sono i sintomi dell'influenza?
Congestione nasale (gonfiore e secrezione nasale), gola irritata e starnuti ricorrenti sono sicuramente i sintomi più frequenti nell’influenza. Oltre alle difficoltà respiratorie possono essere presenti anche mal di testa e tosse. Tutti questi disturbi sono anche presenti nel raffreddore. Come distinguere allora l'influenza dal raffreddore? Quest'ultimo è meno debilitante dell’influenza, spesso accompagnata anche da altri disturbi quali febbre, brividi, spossatezza, inappetenza e dolori muscolo-scheletrici.
Nonostante le diverse analogie, raffreddore e influenza sono in realtà due patologie differenti, poiché causate da ceppi di virus diversi. La sintomatologia influenzale, inoltre, si protrae più a lungo rispetto a di quella di un banale raffreddore e, in alcuni casi, può causare complicazioni anche importanti.
I pericoli legati all'influenza
Proprio a causa della sua natura imprevedibile, l'influenza può determinare complicanze gravi, soprattutto in bambini, anziani, cardiopatici, immunodepressi o individui già debilitati da altre patologie. Tra i fattori che possono rendere pericolosa l'influenza ricordiamo; il tipo di virus e la sua aggressività, l’appartenenza ad un nuovo ceppo, la sua ridotta presenza e diffusione negli anni precedenti, un numero inferiore di adesioni alle campagne vaccinali.
Il più delle volte le persone che contraggono l'influenza presentano una sintomatologia lieve che non necessita di assistenza medica o farmaci antivirali, poiché riescono a guarigione spontaneamente, in circa 1 o 2 settimane. Tuttavia altri soggetti possono correre rischi maggiori, a causa di complicazioni determinanti il ricovero in ospedale e, in alcuni casi, il decesso. Tra le complicazioni più comuni ricordiamo:
- La polmonite
- La bronchite
- La sinusite
- Le infezioni dell'orecchio.
Invece, tra i sintomi più preoccupanti che, quando presenti, dovrebbero essere riportati all'attenzione medica ci sono:
- Fiato corto e difficoltà respiratorie
- Oppressione o dolore toracico e/o addominale
- Stato confusionale
- Vertigini
- Tosse continua che peggiora
- Vomito frequente che non tende a migliorare.
Quali sono i rimedi naturali contro l'influenza?
Tra i rimedi naturali, proposti sotto forma di tisane, decotti o compresse, vantano notevoli proprietà antinfiammatorie e decongestionanti lo zenzero, la rosa canina, la liquirizia, la malva, l'anice e l’olmo rosso. Particolarmente utilizzata anche l'echinacea che, se assunta ai primi sintomi, può aiutare a mitigare e ridurre intensità e durata dei disturbi.
Per liberare e decongestionare le vie aeree ostruite e irritate, si potranno sfruttare le proprietà degli oli essenziali. Per utilizzarli al meglio basta portare ad ebollizione dell’acqua, fare in modo che il vapore raggiunga le vie respiratorie e coprire il capo con un asciugamano o un telo, così da creare una sorta di “tenda”. Respirare profondamente, con il naso, per circa 30 secondi.
Per aumentare l’effetto decongestionante ed espettorante, aggiungere all’acqua alcune gocce di olio essenziale di menta, eucalipto o timo rosso. Quest'ultimo viene impiegato a livello terapeutico anche per alleviare tosse e altri disturbi tipici delle vie aeree.
Particolarmente utili risultano essere anche i gargarismi con acqua e sale. Questi aiutano a liberare la gola dal muco. La soluzione di acuta e sale, inoltre, può essere utilizzata anche per effettuare irrigazioni nasali.
Rimedi farmacologici per l'influenza
I medicinali da banco possono alleviare alcuni sintomi dell'influenza, ma non rendono il paziente meno contagioso. A questo proposito il medico curante potrà prescrivere degli antivirali per alleviare la sintomatologia e prevenire eventuali complicazioni. All’occorrenza il medico potrà prescrivere degli antibiotici, in caso la patologia dovesse sviluppare un infezione batterica.
Gli antivirali sono disponibili, sotto forma di compresse, sciroppi e inalatori, per prevenire o curare i virus influenzali sia nell’adulto che nel bambino (di almeno 1 anno di età). In Italia i farmaci antivirali approvati sono sostanzialmente: l'oseltamivir (Tamiflu®), lo zanamivir (Relenza®), la rimantadina e l’amantadina. Coloro esposti al virus potranno prevenire il contagio assumendo gli antivirali, sempre sotto consiglio medico.
Consigli pratici per prevenire l'influenza
Prevenire l'influenza non è sempre possibile, tuttavia si possono mettere in atto alcuni accorgimenti per ridurre le possibilità di contagio. Tra questi ricordiamo di evitare il contatto prolungato con persone infette, soprattutto se si soggiorna in luoghi poco arieggiati.
Il lavaggio frequente delle mani è un’ottima abitudine che ci aiuterà a ridurre notevolmente la contaminazione da virus, facilmente introducibili nell'organismo semplicemente toccando naso, bocca o mucosa oculare.
Pulire e disinfettare le superfici con cui si entra spesso in contatto, in modo particolare se c’è qualcuno malato in casa. Mantenere un'idratazione ottimale e assumere un'alimentazione corretta aiuterà a rinforzare il sistema immunitario.
Quando fare il vaccino antinfluenzale
I soggetti che dovrebbero ricorrere alla vaccinazione anti-influenzale sono perlopiù costituiti da persone di età pari, o superiore, a 65 anni o da persone di qualsiasi età affette da patologie che possono aumentare il rischio di complicanze in caso di influenza. Tuttavia l'OMS consiglia di rivolgersi al proprio medico curante per effettuare il vaccino contro l'influenza anche alle donne incinte, ai bambini con età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni, nonché agli operatori sanitari.