L'agenesia, l'ipoplasia e la displasia renale nel neonato
L’AGENESIA, L’IPOPLASIA E LA DISPLASIA RENALE NEL NEONATO
Per agenesia renale si intende la mancanza congenita di un rene (agenesia "monolaterale" o "unilaterale", comunemente detta "rene solitario", che può riguardare quello destro o quello sinistro) o di entrambi i reni (agenesia bilaterale, anche chiamata "sindrome di Potter").
Si parla, invece, di "ipoplasia" renale quando il rene, pur essendo presente, non è completamente formato e, quindi, non è in grado di svolgere a pieno le sue funzioni. La "displasia" renale, infine, è indicativa di una malformazione a carico del rene, il quale presenta un’alterazione fra le varie parti che lo compongono. Spesso il bambino si presenta con un’associazione di ipoplasia e displasia, a carico dello stesso rene oppure una a carico di un rene e una a carico dell’altro. Sia in caso di ipoplasia che in caso di displasia, l’uretere in genere non manca, anche se, non di rado, si possono riscontrare anomalie di numero, forma e decorso, specie nel suo tratto peri-renale.
Sotto il profilo eziologico, le premesse per l’instaurazione di un’agenesia (così come di un'ipoplasia e di una displasia renale) si evidenziano molto precocemente, in genere entro la quinta settimana di sviluppo embrionale. Si verifica una delle suddette patologie, infatti, quando, nell’arco delle prime cinque settimane di gestazione, si attua un’alterazione del processo di sviluppo dei reni. Quest’ultimo, a sua volta, è il frutto dell’interazione tra la "gemma ureterale" (da cui originano le vie urinarie) ed il blastema metanefrico (da cui origina il parenchima renale vero e proprio), derivato, a sua volta, dal mesoderma embrionale.