Oculistica
L'oculistica (anche detta “oftalmologia”) è il settore specialistico della medicina che tratta delle tecniche di prevenzione, di diagnosi e di terapia delle malattie dell'occhio, nonché della misurazione della vista e della correzione dei difetti della vista.
Nonostante l’organo principale sia l’occhio (di forma pressoché sferica, il c.d. “bulbo oculare”), l’apparato visivo è costituito anche da altri organi, anch’essi presenti in numero pari e simmetrici tra loro, posti nella zona anteriore della testa e protetti dalle cavità orbitarie o, comunque, nelle loro vicinanze.
L’occhio è rivestito da una parete fibrosa esterna, all'interno della quale sono presenti una tonaca vascolare, la retina (che rappresenta l'elemento sensoriale attivo dell'organo visivo umano, situato in un’area del cranio difficile da analizzare) e i mezzi diottrici, mentre gli altri organi che lo compongono hanno funzione di protezione o di motilità, come i muscoli striati che permettono i movimenti oculari (c.d. “muscoli oculari estrinseci”).
Nello studio dell’apparato visivo sono state introdotte, negli ultimi decenni, tecniche decisamente innovative, sia sotto il profilo della diagnostica che della terapeutica, che hanno permesso di compiere progressi notevoli (si pensi alla metodologia denominata “tomografia ottica di coerenza”).
A tal proposito, l’oculistica suole distinguere tra malattie dell’occhio e dell’apparato visivo e difetti della vista (o “malattie della rifrazione” o “malattie dell’ottica”).
Le prime sono numerosissime e potrebbero essere categorizzate, a loro volta, tenendo conto dell’organo colpito; a titolo meramente esemplificativo, tra queste esamineremo ricordare il glaucoma (che deriva, di regola, da un eccessivo aumento della pressione oculare interna), il distacco della retina, la congiuntivite (che rappresenta uno stato infiammatorio a carico della congiuntiva) e la cataratta (che insorge quando il cristallino dell’occhio perde la sua caratteristica trasparenza).
Per quanto concerne la vista, in assenza di difetti, le immagini trasportate dai raggi luminosi attraversano l'occhio tramite la cornea, la parte trasparente più esterna dell'organo visivo e vengono messe a fuoco all'interno, sulla retina e, in particolare, in un punto denominato “macula”.
In presenza di disfunzioni che mettono in crisi la corretta operatività di tale meccanismo, si è in presenza, a seconda dei casi, di uno dei difetti della vista, che sono la miopia, la ipermetropia (o “iperopia”), la presbiopia e l’astigmatismo.
La correzione di questi ultimi avviene, oggi, non più solo grazie agli occhiali con lenti adatte al caso specifico (unica tecnica conosciuta in passato), bensì anche tramite le lenti a contatto, la chirurgia refrattiva (in particolare il laser, che è in grado di correggere la curvatura della cornea), oppure la saldatura di particolari lenti a contatto sulla cornea.
Nonostante l’organo principale sia l’occhio (di forma pressoché sferica, il c.d. “bulbo oculare”), l’apparato visivo è costituito anche da altri organi, anch’essi presenti in numero pari e simmetrici tra loro, posti nella zona anteriore della testa e protetti dalle cavità orbitarie o, comunque, nelle loro vicinanze.
L’occhio è rivestito da una parete fibrosa esterna, all'interno della quale sono presenti una tonaca vascolare, la retina (che rappresenta l'elemento sensoriale attivo dell'organo visivo umano, situato in un’area del cranio difficile da analizzare) e i mezzi diottrici, mentre gli altri organi che lo compongono hanno funzione di protezione o di motilità, come i muscoli striati che permettono i movimenti oculari (c.d. “muscoli oculari estrinseci”).
Nello studio dell’apparato visivo sono state introdotte, negli ultimi decenni, tecniche decisamente innovative, sia sotto il profilo della diagnostica che della terapeutica, che hanno permesso di compiere progressi notevoli (si pensi alla metodologia denominata “tomografia ottica di coerenza”).
A tal proposito, l’oculistica suole distinguere tra malattie dell’occhio e dell’apparato visivo e difetti della vista (o “malattie della rifrazione” o “malattie dell’ottica”).
Le prime sono numerosissime e potrebbero essere categorizzate, a loro volta, tenendo conto dell’organo colpito; a titolo meramente esemplificativo, tra queste esamineremo ricordare il glaucoma (che deriva, di regola, da un eccessivo aumento della pressione oculare interna), il distacco della retina, la congiuntivite (che rappresenta uno stato infiammatorio a carico della congiuntiva) e la cataratta (che insorge quando il cristallino dell’occhio perde la sua caratteristica trasparenza).
Per quanto concerne la vista, in assenza di difetti, le immagini trasportate dai raggi luminosi attraversano l'occhio tramite la cornea, la parte trasparente più esterna dell'organo visivo e vengono messe a fuoco all'interno, sulla retina e, in particolare, in un punto denominato “macula”.
In presenza di disfunzioni che mettono in crisi la corretta operatività di tale meccanismo, si è in presenza, a seconda dei casi, di uno dei difetti della vista, che sono la miopia, la ipermetropia (o “iperopia”), la presbiopia e l’astigmatismo.
La correzione di questi ultimi avviene, oggi, non più solo grazie agli occhiali con lenti adatte al caso specifico (unica tecnica conosciuta in passato), bensì anche tramite le lenti a contatto, la chirurgia refrattiva (in particolare il laser, che è in grado di correggere la curvatura della cornea), oppure la saldatura di particolari lenti a contatto sulla cornea.
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