SIAMO PASSIVI, AGGRESSIVI O ASSERTIVI?
02 mag. (Laura Tirloni)
Di Laura Tirloni - Esistono due estremi nel modo di relazionarci agli altri: l'uno caratterizzato da un'eccessiva passività e sudditanza, l'altro connotato da un'eccessiva aggressività e dominanza.
Nel primo caso, il soggetto si mostrerà particolarmente accomodante, allo scopo di evitare qualsiasi confronto o conflitto con gli altri, anche a costo di inibire l'espressione di sé, delle proprie opinioni ed emozioni. A causa di ciò, potrà sentirsi frustrato, insoddisfatto e ansioso. Nel secondo caso, la persona si mostrerà poco disponibile al confronto e a mettersi in discussione, di conseguenza, a causa della sua indole belligerante e "sulla difensiva", tenderà facilmente a scontrarsi con gli altri, credendo sempre di aver ragione e cercando di raggiungere i propri obiettivi a qualsiasi costo, con scarso rispetto di chi lo circonda.
Ovviamente, la situazione di compromesso tra l'avere un buon rapporto con gli altri, mantenendo allo stesso un rapporto dignitoso nei confronti di se stessi esiste, e si esprime attraverso la cosiddetta capacità assertiva. Di cosa si tratta esattamente?
Per assertività si intende la capacità di esprimere i propri sentimenti, potendo scegliere come comportarsi in base alla circostanza; esprimere con chiarezza la propria opinione, anche se in disaccordo, ma senza aggredire l'altro; essere in grado di portare avanti i propri progetti con convinzione; avere un atteggiamento positivo e costruttivo verso se stessi e verso l’altro.
Dott.ssa Lura Tirloni (Psicologa Clinica)
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