La salute in pillole

PRONTO SOCCORSO: ADDIO AL TRIAGE

   
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16 ago. (Gabriella Lax)

di Gabriella Lax - Un nuovo modello di pronto soccorso, ridisegnato per ridurre le spese, le attese e per assicurare maggiore attenzione alle persone con fragilità.

È quello proposto dalla regione Toscana con la delibera numero 806 del 24 luglio 2017, approvata dalla giunta regionale a fine luglio.

Come riporta Quotidiano Sanità, i punti cardine prevedono la creazione di un modello di pronto soccorso in grado di "superare il modello di triage focalizzato sulla gestione delle attese", piuttosto diretto ad "un approccio che individui in maniera tempestiva il percorso più appropriato". Niente più colori dal codice, ma veri numeri, dall'uno al cinque in relazione al livello di urgenza. Approfonditi ed aggiornati gli ambiti del Fast-track, del See & treat e dell'Osservazione breve intensiva.

I dati di partenza parlano chiaro: in Toscana ogni giorno 4.100 persone si presentano a un pronto soccorso, per un totale di un milione e 500.000 accesi in un anno.

Triage, numeri al posto dei colori

Ad oggi, l'accesso al pronto soccorso è regolato dai codici di diverso colore: il codice bianco per non urgenza; il codice azzurro un'urgenza minore di scarsa rilevanza clinica; il codice verde un'urgenza ma differibile; il codice giallo un'urgenza; il codice rosso segnala invece un pericolo di vita. Un accesso ogni 4 ha un codice di priorità minore (bianco e azzurro) e il verde copre oltre la metà degli accessi. Priorità d'accesso che vengono sovente condizionate dalla presenza di ampie fette di popolazione "fragile" ossia anziani, disabili, bambini, interferendo con le motivazioni puramente cliniche.

Dal primo gennaio 2018 i codici saranno sostituiti dai numeri crescenti o decrescenti, in base alla valutazione del rischio evolutivo, dei bisogni assistenziali e dell'impegno di risorse stimato per il trattamento. Con codice 1 i pazienti vengono assegnati all'area ad alta complessità clinico-assistenziale, i pazienti con codice 2 e 3 all'area a complessità clinico-assistenziale intermedia e quelli con codice 4 e 5 all'area a bassa complessità clinico-assistenziale.

Come funziona il nuovo modello di pronto soccorso

Nello specifico:

- codice di priorità 1: emergenza, assenza o rapido deterioramento di una o più funzioni vitali. Tempo massimo di attesa: immediato;

- codice di priorità 2: urgenza indifferibile, rischio di compromissione delle funzioni vitali; condizione stabile con rischio evolutivo. Entro 15 minuti;

- codice di priorità 3: urgenza differibile. Condizione stabile senza rischio evolutivo con sofferenza e ricaduta sullo stato generale che solitamente richiede più di due risorse. Le risorse vengono suddivise in due tipologie delle quali solo quelle di tipo 1 entrano nella valutazione per l'identificazione del percorso. Le "risorse di tipo 1" comprendono gli esami strumentali, radiologici e di laboratorio, le consulenze specialistiche e tutte le altre prestazioni correlate ad un livello più alto di complessità e che richiedono un aumento del tempo di permanenza del paziente in PS. Sono invece considerate "risorse di tipo 2" tutte le attività a minore complessità o eseguite routinariamente in PS, che non determinano una variabilità organizzativa in termini di allungamento significativo del tempo di permanenza in PS. Entro 60 minuti.

- codice di priorità 4: urgenza minore, condizione stabile senza rischio evolutivo che solitamente richiede fino a due risorse. Entro 120 minuti.

- codice di priorità 5: non urgenza, condizione stabile senza rischio evolutivo, non urgente o di minima rilevanza clinica, che solitamente non richiede risorse. Entro 240 minuti.






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