L'EFFETTO DIDEROT CI SPINGE AL CONSUMISMO
08 ott. (Laura Tirloni)
Di Laura Tirloni Avete mai sentito parlare dell’effetto Diderot? Quando compriamo qualcosa, il più delle volte, quello che abbiamo già ci appare immediatamente troppo obsoleto e così finiamo per buttare anche tutto il resto. L’espressione che viene utilizzata per descrivere questo fenomeno psicologico deriva da un saggio di Diderot del 1769 'Rimpianti sopra la mia vecchia vestaglia', in cui lo scrittore e filosofo raccontava di aver ricevuto in regalo una nuova vestaglia. A quel punto però cosa accade? Che la sostituzione della vecchia vestaglia, perfettamente in tono con gli altri vecchi oggetti, con una nuova vestaglia, fa improvvisamente apparire a Diderot tutto stonato a tal punto che si vide costretto a cambiare anche molti altri oggetti della casa: “Ero il padrone assoluto della mia vecchia vestaglia. E ora sono diventato lo schiavo della nuova”. Come si sa, il consumismo fa leva sulle nostre fragilità emotive per spingerci ad acquistare beni di cui non abbiamo realmente bisogno.
L’effetto Diderot funziona proprio grazie al fatto che noi umani tendiamo ad assegnare tanto valore simbolico agli oggetti, utilizzando ciò che possediamo per costruire la nostra identità personale. Citando Fromm, un po' come se l'avere ci consentisse di essere ciò che vogliamo, in un gioco di abbagli.
Alcuni oggetti acquistano anche un valore di 'beni ponte', in grado di traghettarci dalla vita che stiamo conducendo, a quella che sogniamo di avere in futuro.
Pertanto, proviamo a porre attenzione a questo aspetto: quando ci troviamo a desiderare ardentemente un oggetto di cui non abbiamo realmente bisogno, è molto probabile che questo sia legato a una nostra fantasia simbolica. Una cucina nuova di zecca anche se quella che abbiamo non è niente male? E se in realtà non desiderassimo altro che un clima familiare più armonico con dei membri che si riuniscono sereni intorno a una tavola? Talvolta assegniamo agli oggetti il compito di darci quella sicurezza che non possediamo in noi e chiediamo loro di non abbandonarci mai (come invece fanno le persone), salvo abbandonarli noi al primo segno di cedimento. In realtà, al contrario di quello che siamo portati a pensare, le cose di cui non possiamo veramente fare a meno sono proprio quelle che non possiamo acquistare: beni affettivi e psicologici. Facciamo attenzione
al subdolo effetto Diderot. Non solo nuoce al nostro portafoglio ma
ci spinge anche ad inseguire sogni impossibili. Dott.ssa Laura Tirloni Psicologa Clinica
|
|