IN ITALIA NASCERA' LA PRIMA CITTA' ANNI '50 PER AIUTARE I PAZIENTI CON ALZHEIMER
17 gen. (Laura Tirloni)
Di Laura Tirloni Ci saranno bar, cinema con film d'epoca, ristoranti, saloni di bellezza, tutto rigorosamente 'old style'.Stiamo parlando del progetto che a breve prenderà vita a San Diego, in California, e che prevederà la nascita di un vero e proprio borgo anni '50, per ispirare momenti e ricordi positivi nei pazienti affetti da demenza, che in questo modo potranno rivivere il periodo della loro gioventù, quando si sono formati i ricordi più significativi.
Quando Glenner Town Square - così si chiamerà - verrà inaugurata, sarà quasi come essere catapultati indietro nel tempo, a settant'anni fa: si potrà fare un giro partendo dalla piazza centrale, camminare fino al bar per gustare un ottimo caffè, pranzare al ristorante lì vicino, leggere un buon libro in biblioteca, recarsi al Municipio e guardare le vetrine dei negozi respirando un'atmosfera retrò. In circolazione solo macchine d'epoca, così come saranno banditi i computer e gli smartphone, per tornare agli oggetti dal profumo antico.
Una vera città in miniatura dunque, appositamente studiata per i malati di Alzheimer che potranno così ritrovare i ricordi dei loro 20 – 30 anni, attraverso una sorta di terapia del ricordo che favorisce la rievocazione, il ragionamento, l'attenzione e di conseguenza migliora il tono dell'umore e la qualità di vita generale.
Come forse molti sanno, i ricordi recenti sono generalmente i più colpiti dalla malattia di Alzheimer rispetto a quelli più antichi e quindi ricreare un ambiente familiare sarà di sicuro giovamento per i pazienti e le loro famiglie.
La città di Glenner sarà inaugurata nell’aprile del 2018 e funzionerà come una sorta di “asilo” che potrà ospitare fino a 75 pazienti, con un assistente ogni 5. Le famiglie vi potranno lasciare i propri cari qualche ora, tra le 8 e le 19, e vi potranno anche trascorrere del tempo insieme, a un costo di 95 dollari la giorno.
Un progetto simile esiste già in Olanda, nel villaggio di Hogeweyk, a Weesp. Ma la cosa più interessante è che nei primi mesi del 2018 anche l’Italia avrà il suo primo villaggio del ricordo, sul modello olandese, per accogliere i malati di Alzheimer. Si chiamerà il “Paese ritrovato” e sorgerà a Monza, in un'area di 14 mila metri quadrati, che ospiterà 64 pazienti e sarà dotato di una piazza, un minimarket, un bar e un teatro. Lo scopo del progetto sarà, se non quello di guarire, almeno quello di rallentare l'evoluzione della malattia, migliorando la qualità di vita dei pazienti, attraverso il loro inserimento in ambienti familiari, che stimolano i ricordi e alleviano di conseguenza il senso di spaesamento e lo stato di agitazione emotiva tipico della malattia. psicologa clinica
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