Ginecologia
La ginecologia è un ramo specialistico della medicina che si interessa di studiare, prevenire e curare malattie dell’apparato genitale delle donne, occupandosi anche di tutte le questioni connesse alla fertilità femminile e alla procreazione umana. Le fasi della vita in cui è opportuno che una donna effettui periodiche visite ginecologiche è quella compresa tra la pubertà, specie dopo la comparsa del menarca, il primo ciclo mestruale (che solitamente le ragazze hanno intorno ai dodici anni di età), e la menopausa (la quale, come vedremo, segna il termine della funzione ovarica e, quindi, della fertilità, con la conseguente interruzione dei cicli mestruali), per proseguire anche nel periodo successivo alla menopausa stessa.
L’apparato genitale femminile è composto da tutti gli organi e le strutture annesse che, allorché siano in grado di funzionare correttamente, permettono alla donna di restare gravida e, quindi, di procreare. Tali elementi anatomici sono solitamente raggruppati in due categorie, a seconda della posizione che occupano nell’apparato di cui trattasi: da un lato, abbiamo i genitali esterni con i correlativi annessi, mentre, dall’altro lato, abbiamo quelli interni, con l’utero e gli annessi, tra cui spiccano per importanza le ovaie.
Per riferirsi agli organi genitali femminili esternamente visibili spesso è usato anche il termine tecnico di “vulva”, apertura posta in senso verticale al di sotto dell’addome. Quest’ultima, a sua volta, si compone delle grandi e delle piccole labbra, del clitoride (elemento posto dietro alle piccole labbra e particolarmente sensibile alle stimolazioni, tanto da reagire inturgidendosi durante i momenti di eccitazione), della vagina (con il suo vestibolo, posto tra le piccole e le grandi labbra), del monte di venere (struttura di forma arcuata costituita dalla pelle, in età fertile coperta di peli, posta al di sopra del pube) e dell’imene (elemento costituto da una membrana, di forma e dimensioni variabili, che è posta al di sopra della cavità vaginale, impedendo in parte il contatto di questa con l’esterno, finché l’imene stessa non viene lacerata, solitamente durante il primo rapporto sessuale completo).
Le strutture interne principali, invece, sono rappresentate dall’utero, dalle ovaie e dalle tube di Fallopio, che congiungono le ovaie all’utero e sono chiamate anche “trombo”.
Le ovaie sono situate a fianco all’utero e producono migliaia di uova, le quali, al momento della maturazione, vanno a depositarsi nell’utero, dopo aver percorso la tuba di Fallopio. Qualora sopravvenga in tempo utile uno spermatozoo in grado di fecondarlo, l’uovo fuoriuscito dalle ovaie si posizionerà nell’endometrio, la membrana vischiosa che riveste l’utero, e, se tutto prosegue la sua normale evoluzione, darà corso alla formazione del feto; in caso contrario si avrà il ciclo mestruale, ossia la perdita di sangue (anche se di composizione differente rispetto a quello venoso) e porzioni di endometrio sfaldato.
L’utero è l’organo fondamentale la cui funzione principale è quella di racchiudere e favorire l’equilibrata crescita dell’uovo fecondato, tanto che aumenta considerevolmente il suo peso in corrispondenza dell’aumento di peso del feto. L’utero, che di regola è in posizione inclinata in avanti e “guarda” verso l’alto (anche se non di rado si registrano anomalie nel suo posizionamento, come nel caso dell’utero retroverso), è costituito, a sua volta, da una serie di elementi che, procedendo dal basso verso l’alto, possono così elencarsi: il collo (di cui una porzione va ad incanalarsi nella vagina), una porzione principale detta “corpo” e una situata in alto di forma concava ove si congiunge l’utero alle tube.
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