La salute in pillole

Angina pectoris

di Barbara L.G.Sordi

Che cosa è l'angina pectoris?
L'angina pectoris è un forte dolore al torace (dal latino angor= dolore, soffocamento, angoscia e pectoris= del petto, torace), più precisamente nella zona retro sternale, e che si irradia solitamente al braccio sinistro e alle spalle (come l'infarto miocardico, con cui spesso viene confuso). Viene anche chiamato dolore retrosternale.E' una sindrome clinica provocata da una ischemia miocardica transitoria.
L'Angina è stata classificata in vari tipi, che tengono conto, oltre della qualità o intensità, anche della durata dell'attacco, della localizzazione e della frequenza degli eventi. Esiste una classificazione fisiopatologica, che distingue l'attacco in Angina primaria, dovuta a una riduzione di apporto di ossigeno per riduzione di volume coronarico o stenosi (esempio tipico è l'angina variante); e secondaria, in cui si verifica un aumento del fabbisogno metabolico di sangue per un'ostruzione.C'è poi una classificazione di tipo clinico:

Angina da sforzo
è un'angina secondaria, provocata da sforzi fisici ad alto livello.

Angina spontanea
è un'angina primaria, che insorge a riposo ed è assolutamente imprevedibile.

Angina mista 
può verificarsi sia a riposo o svolgendo attività leggere sia durante sforzi fisici eccessivi.
Ed infine una di tipo clinico-prognostico che include:Angina stabile 
i sintomi insorgono quando il paziente è sotto sforzo, il dolore è costante e sempre agli stessi livelli.Angina instabile
è chiamata anche sindrome pre-infartuale, perché tende ad essere prolungata nel tempo e a portare ad un infarto miocardico.Angina variante o di Prinzmetal 
si verifica in seguito ad uno spasmo coronarico. Se è di breve durata non si verificano necrosi miocardiche (infarti), al contrario quando è protratto è una delle forme più a rischio di IMA.Sindrome X cardiaca
è un'angina da sforzo, o cronica-stabile (che comprende angina stabile e mista), con coronarie anatomicamente nella norma.  Nel caso dipenda da disfunzioni microvascolari coronariche si chiama Angina microvascolare (AMV).

Quali sono le cause?
L'angina pectoris è provocata da una diminuzione temporanea del flusso sanguigno verso i tessuti miocardici. Ciò provoca un immediato calo di ossigeno, che a sua volta causa un dolore intenso ma di durata quasi mai superiore a 15 minuti. Il dolore è provocato da un eccesso di sostanze tossiche (metaboliti tossici) che si accumulano immediatamente nel nostro cuore, che ha bisogno del sangue, e della sua continua circolazione e ricambio, per eliminare le tossine; ricevendo appunto in cambio ossigeno e nutrienti. Il dolore si concentra proprio nella zona toracica perché, essendo il cuore privo di terminazioni nervose, non ha possibilità di trasmetterlo ad altre sedi.Questa temporanea diminuzione di flusso di sangue ossigenato, o ischemia, è provocato da ostruzioni delle arterie (placche aterosclerotiche) o da stenosi delle stesse. Provocate, come nel caso di aterosclerosi, da colesterolo alto, ipertensione, obesità, diabete mellito, fumo. Oppure da insufficienze o aritmie cardiache (tachicardia ventricolare), stenosi aortiche, embolie polmonari, insomma tutte le condizioni patologiche che possono provocare un ridotto flusso sanguigno.Nel caso di angina variante (o di Prinzmetal) può essere provocata anche da assunzione di cocaina, di alcolici o di farmaci vasocostrittori, così come da freddo eccessivo o stress emotivo.

Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale di un attacco di Angina pectoris è il dolore al petto che tende ad irradiarsi (irradiazione del dolore) anche agli organi vicini al torace (stomaco soprattutto), al braccio e alle spalle. Può anche arrivare a estendersi alla mandibola  ed al collo, così da creare un senso di soffocamento. Talvolta si verifica una vera e propria dispnea, soprattutto in pazienti anziani o diabetici. L'intensità del dolore anginoso (angor) è molto variabile, può passare da una semplice sensazione di fastidio a un dolore molto intenso, quasi insopportabile (che spesso sfocia in un infarto miocardico vero e proprio). Quando un attacco dura più di 30 minuti si tratta di infarto.

Quali sono le conseguenze?
La principale conseguenza è che l'angina possa passare da stabile (quindi maggiormente controllabile) ad instabile, che più facilmente può concludersi con un episodio infartuale. 

Qual è la prevenzione?
Prevenire l'Angina è come prevenire un infarto o qualsiasi altro evento traumatico che può danneggiare il cuore (arresto cardiaco, attacco cardiaco). Naturalmente dipendendo da problemi circolatori, primari (patologie del sistema circolatorio) o secondari (patologie che provocano problemi circolatori), la prevenzione deve essere mirata ad evitarle o comunque a tenerle sotto controllo. Fondamentale, se si ha avuto un attacco di Angina, eseguire esami regolarmente, come elettrocardiogramma, test da sforzo, scintigrafia e coronarografia.Ribadiamo sempre la necessità di evitare il fumo, l'alcool, stress fisici ed emotivi eccessivi, una dieta troppo ricca di grassi insaturi e zuccheri, favorendo invece  l'attività fisica e sportiva.

Quali sono le cure?
Per quanto riguarda le cure è necessario somministrare farmaci che aiutino a migliorare il flusso sanguigno, quindi di farmaci vasodilatatori. Nei casi più gravi si deve invece procedere con un intervento chirurgico di angioplastica o con inserimento di by-pass, rimuovendo così stenosi o eventuali ostruzioni.



...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Contatti   |    Archivio   |    Termini e condizioni   |     © Copyright 2013 lasaluteinpillole.it - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................