Aneurisma
Che cosa è?
L'aneurisma è una situazione anomala delle vene, delle arterie o di una
parete del cuore che provoca dilatazione in una determinata
sezione dei vasi; la parola deriva infatti dal greco aneurismòs che
significa dilatazione. Per essere considerato aneurisma a tutti gli effetti la
dilatazione deve essere pari ad almeno il 50% del lume in condizioni
fisiologiche normale, altrimenti si parla di
ectasia.
Esistono due tipologie di aneurismi: aortico e
cerebrale.
Aneurisma aortico
Colpisce le aorte, soprattutto quella
addominale (75% dei casi) e toracica (19% dei casi). Proprio in base
alla localizzazione della dilatazione gli aneurismi aortici comprendono
l'aneurisma toracico e l'aneurisma addominale.
Esiste anche una forma di aneurisma, molto esteso e più raro, quello
toracico-addominale. Sono provocati solitamente da
aterosclerosi.
Aneurisma cerebrale
Colpisce i vasi
venosi o arteriosi del cervello. Nel caso di questi aneurismi, la cui causa è
principalmente congenita, si assiste alla distruzione della lamina elastica
interna del vaso, con successiva fibrosi della lamina media e con la formazione
di iperplasie.Generalmente gli aneurismi cerebrali si distinguono in e , in base
alla forma assunta. I primi tendono infatti ad avere forma allungata, a mo' di
fuso, e colpiscono soprattutto gli adulti e non sono solitamente congeniti. I
secondi invece hanno forma di sacco (sacciforme) e includono oltre il 90% degli
aneurismi congeniti, quindi presenti sin dalla prima
infanzia.
Quali sono le cause?
Generalmente, nel caso
di aneurismi aortici ,la dilatazione di un vaso o un'arteria avviene per la
presenza di un'ostruzione, come nel caso delle placche
sclerotiche o di grumi di sangue, che esercitano pressione
sulle pareti dei vasi sanguigni dilantandoli in maniera anomala. Purtroppo, a
causa dell'aterosclerosi, la presenza di stenosi (indurimento) nei vasi fa venir
meno la loro naturale elasticità; proprio la mancata elasticità ne può provocare
la rottura. Alcuni aneurismi dell'aorta toracica possono essere
causati da una particolare malattia congenita, la sindrome di Marfan, difetto
genetico del tessuto connettivo. Anche la sifilide può provocarli.Per quanto
riguarda invece gli aneurismi cerebrali, la maggior causa è
congenita, cioè insorgono sin dalla nascita; a causa di
sindromi genetiche si assiste alla distruzione della lamina elastica interna del
vaso, con successiva fibrosi della lamina media e con la formazione di
iperplasie (necrosi cistica). In altri casi, più rari, possono dipendere
nuovamente da aterosclerosi, da infezioni (che portano a coaguli nel sangue), da
tumori o eventi traumatici.
Quali sono i sintomi?
Gli
aneurismi sono generalmente asintomatici, sino a che
naturalmente non esplodono, provocando, come nel caso di quelli cerebrali,
cefalee e nausea. E' dunque necessario tenere in alta considerazioni tutti i
fattori di rischio, aterosclerosi in primis, e nel caso dei congeniti eventuale
familiarità dell'evento. Il più delle volte, comunque, la loro scoperta è
assolutamente accidentale, e spesso avviene grazie all'abilità diagnostica del
medico o del cardiologo.Per poter individuare un aneurisma sono necessari esami
ben specifici, come l'ecografia, fondamentale per la prima diagnosi, la Tac,
l'angiografia, l'angio-risonanza magnetica e l'angio-tomografia
computerizzata.
Quali sono le
conseguenze?
L'aneurisma è altamente
pericoloso perché può causare la rottura della vena o dell'arteria
e provocare un'emorragia interna, non sempre risolvibile senza evitare
danneggiamenti nelle funzioni organiche, oppure la morte. Nel caso di rottura di
un aneurisma cerebrale il rischio è che vengano compromesse le capacità
vegetative (funzioni cardiache e respiratorie).
Qual è la
prevenzione?
L'aneurisma colpisce maggiormente gli individui di sesso maschile. Anche
l'età e precedenti episodi familiari di aneurisma sono fattori che incidono
sulla probabilità di svilupparne uno. L'età più critica è quella dopo i 60 anni.
Naturalmente essendo un evento il più delle volte strettamente collegato ad
un'altra patologia, l'aterosclerosi, è necessario prevenire la patologia in
questione. Valgono dunque tutte le buone regole per la prevenzione
dell'aterosclerosi: mantenere a livelli normali o accettabili glicemia e
lipidemia con una dieta sana, evitare ipertensione, eliminare fumo e alcool.
Cambiare drasticamente stile di vita se
necessario.
Quali sono le cure?
Quando viene diagnosticato un aneurisma si tende a intervenire
chirurgicamente per evitare la rottura del vaso. Si interviene con la
sostituzione della parte danneggiata con un innesto di protesi
(stent) oppure con l'inserimento di spirali
(coils) in platino all'interno del vaso, quando il
danneggiamento non è causato da trombo o placca sclerotica.Può risultare anche
utile la terapia farmacologica (calcio antagonisti, nitroprussiato, esmolo) ,
soprattutto per controllare l'ipertensione che mette a grave rischio la tenuta
dell'aneurisma, oppure di diuretici nel caso di aneurisma cerebrale (per poter
diminuire eventuale idrocefalo).