La salute in pillole

Aneurisma

di Barbara L.G. Sordi

Che cosa è?
L'aneurisma è una situazione anomala delle vene, delle arterie o di una parete del cuore che provoca dilatazione in una determinata sezione dei vasi; la parola deriva infatti dal greco aneurismòs che significa dilatazione. Per essere considerato aneurisma a tutti gli effetti la dilatazione deve essere pari ad almeno il 50% del lume in condizioni fisiologiche normale, altrimenti si parla di ectasia.

Esistono due tipologie di aneurismi: aortico e cerebrale.

Aneurisma aortico
Colpisce le aorte, soprattutto quella addominale (75% dei casi) e  toracica (19% dei casi). Proprio in base alla localizzazione della dilatazione gli aneurismi aortici comprendono l'aneurisma toracico e l'aneurisma addominale. Esiste anche una forma di aneurisma, molto esteso e più raro, quello toracico-addominale. Sono provocati solitamente da aterosclerosi.

Aneurisma cerebrale
Colpisce i vasi venosi o arteriosi del cervello. Nel caso di questi aneurismi, la cui causa è principalmente congenita, si assiste alla distruzione della lamina elastica interna del vaso, con successiva fibrosi della lamina media e con la formazione di iperplasie.Generalmente gli aneurismi cerebrali si distinguono in e , in base alla forma assunta. I primi tendono infatti ad avere forma allungata, a mo' di fuso, e colpiscono soprattutto gli adulti e non sono solitamente congeniti. I secondi invece hanno forma di sacco (sacciforme) e includono oltre il 90% degli aneurismi congeniti, quindi presenti sin dalla prima infanzia.

Quali sono le cause?
Generalmente, nel caso di aneurismi aortici ,la dilatazione di un vaso o un'arteria avviene per la presenza di un'ostruzione, come nel caso delle placche sclerotiche o di grumi di sangue, che esercitano pressione sulle pareti dei vasi sanguigni dilantandoli in maniera anomala. Purtroppo, a causa dell'aterosclerosi, la presenza di stenosi (indurimento) nei vasi fa venir meno la loro naturale elasticità; proprio la mancata elasticità ne può provocare la rottura. Alcuni aneurismi dell'aorta toracica possono essere causati da una particolare malattia congenita, la sindrome di Marfan, difetto genetico del tessuto connettivo. Anche la sifilide può provocarli.Per quanto riguarda invece gli aneurismi cerebrali, la maggior causa è congenita, cioè insorgono sin dalla nascita;  a causa di sindromi genetiche si assiste alla distruzione della lamina elastica interna del vaso, con successiva fibrosi della lamina media e con la formazione di iperplasie (necrosi cistica). In altri casi, più rari, possono dipendere nuovamente da aterosclerosi, da infezioni (che portano a coaguli nel sangue), da tumori o eventi traumatici.

Quali sono i sintomi?
Gli aneurismi sono generalmente asintomatici, sino a che naturalmente non esplodono, provocando, come nel caso di quelli cerebrali, cefalee e nausea. E' dunque necessario tenere in alta considerazioni tutti i fattori di rischio, aterosclerosi in primis, e nel caso dei congeniti eventuale familiarità dell'evento. Il più delle volte, comunque, la loro scoperta è assolutamente accidentale, e spesso avviene grazie all'abilità diagnostica del medico o del cardiologo.Per poter individuare un aneurisma sono necessari esami ben specifici, come l'ecografia, fondamentale per la prima diagnosi, la Tac, l'angiografia, l'angio-risonanza magnetica e l'angio-tomografia computerizzata.

Quali sono le conseguenze?
L'aneurisma è altamente pericoloso perché può causare la rottura della vena o dell'arteria e provocare un'emorragia interna, non sempre risolvibile senza evitare danneggiamenti nelle funzioni organiche, oppure la morte. Nel caso di rottura di un aneurisma cerebrale il rischio è che vengano compromesse le capacità vegetative (funzioni cardiache e respiratorie).


Qual è la prevenzione? 
L'aneurisma colpisce maggiormente gli individui di sesso maschile. Anche l'età e precedenti episodi familiari di aneurisma sono fattori che incidono sulla probabilità di svilupparne uno. L'età più critica è quella dopo i 60 anni. Naturalmente essendo un evento il più delle volte strettamente collegato ad un'altra patologia, l'aterosclerosi, è necessario prevenire la patologia in questione. Valgono dunque tutte le buone regole per la prevenzione dell'aterosclerosi: mantenere a livelli normali o accettabili glicemia e lipidemia con una dieta sana, evitare ipertensione, eliminare fumo e alcool. Cambiare drasticamente stile di vita se necessario.

 
Quali sono le cure?
Quando viene diagnosticato un aneurisma si tende a intervenire chirurgicamente per evitare la rottura del vaso. Si interviene con la sostituzione della parte danneggiata con un innesto di protesi (stent) oppure con l'inserimento di spirali (coils) in platino all'interno del vaso, quando il danneggiamento non è causato da trombo o placca sclerotica.Può risultare anche utile la terapia farmacologica (calcio antagonisti, nitroprussiato, esmolo) , soprattutto per controllare l'ipertensione che mette a grave rischio la tenuta dell'aneurisma, oppure di diuretici nel caso di aneurisma cerebrale (per poter diminuire eventuale idrocefalo).



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